Cerreto di Spoleto - Guida Turistica

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 La snella torre campanaria che domina l'alto castello, è uno degli elementi architettonici che rimangono del sistema difensivo medioevale di Cerreto di Spoleto, oltre ad alcuni tratti di mura e ad alcune delle sei porte.
 Viene da sempre chiamata col nome di "torre", ma è a tutti gli effetti anche un campanile. In essa vi è, infatti, il "campanone" fuso nel 1452, del peso di 16 quintali sul quale vi è un'iscrizione gotica in bassorilievo, due figure di Nostro Signore e due della Madonna col Bambino, l'arme del Municipio ed un'altra alquanto erosa che forse rappresenta l'effige di San Ponziano comprotettore di Cerreto. Anche queste figure e le due armi sono in basso rilievo.
 Attorno in lettere gotiche è la salutazione angelica: "AVE MARIA GRATIA PLENA DOMINUS TECUM" e l'invocazione a Cristo Redentore: "SERVA CERRETI POPULUM IN PACE DEUS HOMO FACTUS JHESUS.
 In questo campanile, oltre al campanone, c‘è un'altra campana più piccola del XV secolo. Nel 1565 invece venne posto un orologio nelle vicinanze della campana.
 Sotto la porticella d'ingresso ed esternamente al campanile stesso, nel 1617, venne fatto costruire dal Municipio un piccolo vano per riparare dalla pioggia chi suonava le campane.
 La Torre, con un' altezza media in gronda di circa 21 metri, è stata soggetta nel tempo a numerosi interventi di manutenzione vista la sua importanza architettonica ed urbanistica. Essa è infatti composta da due grandi pilastri, successivamente uniti tra loro, nella cui cella trovano posto l'orologio e il campanone quattrocentesco, che secondo l'usanza veniva suonato principalmente per fugare le tempeste e per attirare l'attenzione del popolo quando veniva convocato nel "Publico Arengo" (assemblea popolare).
 Chiesa Parrocchiale ad un'unica navata, risalente al 1517, epoca in cui sono state unificate due piccole chiese preesistenti e successivamente ristrutturata in epoca seicentesca. Ha portale in pietra del 1592 e una bifora, nella facciata situata al lato sinistro della navata stessa. Sul portale è posto un ammonimento che afferma: "Nessuno entri in questa porta al Tempio dedicato alla Vergine, se non con Casto Corpo e Mente Pia".
 Dell'antica Chiesa del ‘300 rimangono due sculture sulla parete esterna.
 All'interno vi è un Fonte Battesimale ottagonale con rilievi, opera dei lapicidi lombardi del 1546.
 Le sculture in bassorilievo sono poste in due ordini. In quello inferiore su otto pannelli sono scolpiti i Santi Biagio, Giovanni Evangelista, Angelo Annunziante, il Battesimo nel Giordano, la teofania nel Giordano, Pietro e Paolo. Sopra di essi, in piccole formelle ci sono i simboli degli Evangelisti alternati ai bestiari e volti cherubini. Nel secondo registro, ovvero quello superiore, al centro vi è il Crocifisso con l'Addolorata e San Giovanni, mentre negli altri sette pannelli sono raffigurate valute rinascimentali su anfore classiche.
Monastero di San Giacomo
 Situato nella parte bassa di Cerreto di Spoleto in prossimità della via cerretana che da Borgo Cerreto sale,venne fondato nel XIII secolo. Ospitava le suore benedettine che lo occuparono fino dal 1783.
 La piccola chiesa di S.Biagio, di puro stile romanico è già dedicata alla Madonna, ha una struttura tipica dell'epoca, con mura in cortina levigata, portale lunettato, campaniletto a vela e abside semicircolare.
 L'interno conserva un unico altare con mostra barocca e tela seicentesca del titolare.
 La chiesa romanica di S. Giovanni Battista, posta su un promontorio isolato tra le fazioni di Baggiano e Buggianpiccolo, è un tipico esempio di edificio romanico campestre con portale lunettato, campanile a vela ed abside.
 L'interno conserva anch'esso la struttura romanica anche se nel sec. XVII è stato inserito un altare barocco con relativa tela che raffigura il titolare e altri santi.
 La chiesa ex parrocchiale di Triponzo ha origini del sec. XIV, ma l'edificio attuale ha un'impronta del rifacimento cinquecentesco, avvalorato anche da un bel portale rinascimentale datato 1543; il campanile a torre si eleva robusto sul fianco sinistro della facciata. L'interno conserva alcuni altari barocchi, tra cui quello maggiore che proviene dalla parrocchiale di Cerreto.